Gli antichi egizi utilizzavano teli di lino o rete di pesca per coprire i loro letti e proteggersi dalle zanzare.
Durante il periodo coloniale, le zanzariere divennero più comuni nelle regioni tropicali per proteggere le persone dalle malattie trasmesse dalle zanzare. Furono sviluppate zanzariere più sofisticate, realizzate in tessuti fini e sostenute da cornici di legno o metallo. Quindi, l’invenzione della zanzariera può essere considerata come un risultato dell’evoluzione delle tecniche di protezione contro gli insetti e delle necessità di difendersi dalle malattie da zanzare. A fine del XIX secolo, vennero sviluppate e brevettate diverse innovazioni che portarono all’invenzione delle zanzariere moderne. Una delle prime invenzioni significative nel campo delle zanzariere avvenne nel 1882, quando l’ingegnere e inventore statunitense W.H. Wesson brevettò un dispositivo chiamato “Improved Window and Door Screen”. Questo brevetto riguardava un telaio reticolato di filo metallico che poteva essere posizionato su finestre e porte per bloccare l’ingresso degli insetti.

Successivamente, nel 1889, l’inventore americano William E. Balch brevettò una zanzariera pieghevole e avvolgibile. Questo design permetteva alle zanzariere di essere facilmente aperte e chiuse a piacimento. Nel corso degli anni, sono stati fatti ulteriori miglioramenti nella progettazione delle zanzariere, con l’introduzione di materiali più resistenti, come il nylon, e sistemi di installazione più pratici. Quindi, mentre le forme primitive di zanzariere esistevano da secoli, l’invenzione delle zanzariere moderne come le conosciamo oggi, con l’utilizzo di telaio e rete, è attribuita a vari inventori tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo.

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